La domanda “Come affinare il vino in legno?” è cruciale per i produttori che desiderano arricchire il profilo aromatico e la complessità dei loro vini.
La pratica della elegave in barrique, ovvero l’affinamento del vino in recipienti di legno come barriques o tonneaux, è una tecnica antica che unisce tradizione e innovazione. Scopriamo come questo processo di vinificazione influenzi il risultato finale e quali siano le migliori tecniche per ottenere un vino di qualità superiore.
Cosa significa affinare il vino in legno?
L’elevage è un passaggio fondamentale nella vinificazione che prevede l’affinamento del vino in botti di legno. Durante questo periodo, il vino entra in contatto con il legno, assorbendone tannini e aromi. Questo processo favorisce la micro-ossigenazione, che ammorbidisce i tannini del vino e ne migliora l’equilibrio e la longevità.
La scelta delle barriques e dei tonneaux
La selezione del contenitore è fondamentale per ottenere il risultato desiderato.
Le barriques, con una capacità di 225/228 litri, sono ideali per un affinamento modulabile, avendo un maggiore rapporto superficie legno/vino. I tonneaux, con volumi superiori (300-600 litri), offrono invece una maturazione più lenta nel tempo.
Molto importante anche il tipo di legno utilizzato nella produzione delle barriques o dei tonneaux perché influisce direttamente sulle caratteristiche organolettiche del vino. Il legno americano, ad esempio, differisce dal rovere francese in quanto conferisce al vino aromi più vanigliati. L’acacia, invece, a seconda della stagionatura delle doghe può conferire sentori dolciastri piuttosto che floreali (di fiori d’acacia).
Tra le tipologie più utilizzate, il rovere francese è particolarmente apprezzato per la sua grana fine e la capacità di conferire al vino aromi eleganti e ben integrati, speziati e di torrefazione, che variano a seconda della tostatura, della stagionatura e, a priori, della scelta della foresta. Basti pensare che la foresta del Bertranges offre legni che esaltano la freschezza e mantengono vivo il carattere fruttato di un vino, mentre la foresta del Troncais gioca il ruolo opposto, e va a donare volume e a rendere morbido e vellutato il tannino del vino.
Come già citato in precedenza, anche il rovere americano è molto usato, sebbene presenti una grana più larga e trasmetta aromi più intensi e marcati, come cocco, vaniglia e caramello. Questo lo rende ideale per vini che necessitano di una maggiore struttura e di note più evidenti.
Infine, la qualità del legno, il trattamento e il livello di tostatura determinano quanto profondamente le caratteristiche del legno si integreranno nel vino, esaltando o armonizzando le sue note naturali.
In sintesi, la scelta del legno è una decisione strategica per i produttori che desiderano ottenere un prodotto distintivo e di alta qualità.
Temperatura e microclima: variabili cruciali
L’ambiente di vinificazione diventa un laboratorio scientifico dove temperatura, umidità e circolazione dell’aria giocano ruoli determinanti.
Una barrique posizionata in un punto leggermente diverso della cantina può produrre risultati sorprendentemente differenti, dimostrando quanto la vinificazione sia un’arte di precisione millimetrica.
Oggi, la barricatura si avvale anche di tecnologie innovative che migliorano l’efficienza e la sostenibilità del processo.
Ad esempio l’utilizzo di sensori integrati nelle botti permette di controllare in tempo reale parametri come la temperatura, l’umidità e il livello di ossigenazione, ottimizza l’affinamento.
Mentre l’applicazione di tecniche avanzate come l’impiego di chips di legno possono replicare alcune caratteristiche della barricatura tradizionale in tempi più brevi.
Per sperimentare come barricare il vino nel modo migliore, affidati alla nostra selezione di barriques e tonneaux in rovere francese.
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